domenica 18 maggio 2008

Ecco gli uomini

LUI Ricordo quel pomeriggio
forse era un giorno di maggio
sentivo in fondo ai pensieri bisogno d'amore ma tu
tu non c'eri.
Io l'ho incontrata per caso
mi è parso bello il suo viso
ricordo l'erba ed un prato
e il dolce sapore d'un frutto rubato.

Amore mio perdono
se t'ho scordata un momento LEI Ma non lo fare più
se son caduto nel vento però adesso non c'è più
Amore mio perdono perdono la vita mia sei tu
perdono perdono
tu sai che dopo mi pento Amore non puoi immaginare
il male che m'hai fatto
ma io ti perdono
perchè senza di te non potrei
più vivere, ti chiedo però
di essere sincero fino in fondo
e di dirmi tutta la verità,
nel nome del nostro amore,
che è l'unica ragione della mia vita

Era una sera d'agosto
e rincasare era presto
io non sapevo che fare
e avevo nel cuore la voglia d'amare.
Non l'ho incontrata per caso
ma in quel posto preciso
sull'auto i vetri appannati
i suoi lunghi capelli
io li ho spettinati.

Nico dei Gabbiani

Non so quante volte io abbia ascoltato questa canzone e più l'ascoltavo più mi veniva da ridere. Questa canzone è il manifesto della natura umana più maschile che femminile. Pietosa la spiegazione che lui dà della sua cornificazione, tragica la comprensione che lei dà al gesto di lui. Per non parlare di quanto sia ridicola la cronologia, prima un giorno di maggio nel prato e poi toh! una sera d'agosto in una macchina in un posto preciso (avevo rimorchiato una donnina facile?). Il posto era preciso o l'incontro è stato casuale? Deciditi. Sorprende che la cornuta in questione sia nella versione primaverile che in quellla estiva non c'era. Dico, questo qua ha il compagno dal pene socievole e sta sempre in giro? Cade nel vento e finisce nell'antro femminino e tu dove sei? Già, tanto lui è l'unica ragione della tua vita e basta che dica tutta la verità, l'unico cosa che dici è un "non lo fare più", sei un bimbo cattivo! Ma insomma a questo gli prende la voglia d'amare e tu stai lì a chiedere? Ma eviralo! Un eunuco in più serve a questo mondo, ci eviteremmo tante cazzate stratosferiche da sentire e vedere. Sveglia bambolina, la voglia "d'amare" agli uomini prende più sovente di quanto si pensi e guai anzichè che la donnina facile incontrino un cuore pulito che crede ai frutti rubati e ai capelli scompigliati, perchè un "non lo fare più" a chi basta? Non potresti più vivere senza uno così? Nel nome del vostro grande amore?? E dov'era stò grande amore mentre spettinava i capelli alla donnina? Non se lo ricordava neanche della tua esistenza. Cosa te ne fai di uno dalla cerniera facile???? Che quando non gli va di rincasare a casa perchè è presto e tu non ci sei, non sa che fare va a scopazzare in giro e poi chiede ovviamente perdono, tanto si suppone che lei viva in un mondo senza porte. Allora, o ti fai incollare i piedi a casa così non ha la scusa che non sei a casa e stai attenta al cambio di stagione o dai un "taglio" netto. Grazie a Dio gli anni '80 (epoca della canzone) son finiti, così come ( mi auguro) le spiegazioni abominevoli dell'uomo che tradisce perchè cade nel vento.

sabato 10 maggio 2008

POVERO CUORE (mio)

Listening: Lighthouse Family, Ain't no sunshine

Finalmente è tornato il sole in questa spesso trista regione. Non splende come il mio sole siciliano, ma almeno un pò riscalda. Anche se per me ci vorrebbe il sole dell'Ecuador per sciogliere il gelo che mi porto nel cuore. Alla fine, l'inevitabile è arrivato, alla fine il cerchio si è chiuso, non era amore a 2 ma per lui solo un calesse del quale fra l'altro non ha neanche provato ad afferrare le redini. Stupida io, stupido cuore che ancora ci prova a credere nonostante tutto. Ho passato questa settimana come spaccata in 2, una parte che cercava di svolgere il suo lavoro (immane sforzo visto che la testa non c'era) e un'altra che arrivata a casa si metteva a letto e provava a chiudere gli occhi per dimenticare. Dimenticare le parole, i sentimenti, le delusioni (innumerevoli) le false promesse. Più chiudevo gli occhi e più il cuore mi faceva male. Aprire gli occhi la mattina e realizzare quanti sbagli io abbia commesso non è facile, alzarsi e ad ogni passo sentire la vacuità di ciò che mi è stato dato in cambio è ancora più difficile. Adesso ho le prove che non vale la pena, anzi, son convinta che peggio tu possa comportarti maggiore sarà il compenso, il mondo è dei forti, ed io non lo sono mai stata, anzi forse qualche volta, ma dopo aver permesso che mi calpestassero ben bene questo muscolo che mi trovo nel torace. Quello che più mi addolora è che ad aver pagato le conseguenze di ciò è stata la mia famiglia. Poche ore fa una violenta discussione ha fatto fuoriuscire dalla mia bocca l'odio che provo nei loro confronti, li ho accusati della mia infelicità ma non è per niente vero. Io sono il risultato delle sue non-azioni e delle delusioni che mi ha inflitto. Io infelice ci sono nata, sono sicura che già nella pancia di mia madre non ero così convinta di ciò che mi aspettava fuori, tant'è che sono nata col cordone ombelicale attorno al collo, forse per evitarmi da subito le sofferenze future. Passerà anche questa, ne sono certa, come sono certa che se son venuta a questo mondo un motivo ci sarà, anche se a questa età avrei già dovuto scoprirlo. Ma poi, esiste un motivo o è tutto qui quello che mi spetta in sorte?

martedì 29 aprile 2008

LUI NON LO SA (lui)

Io non lo so
come è il mare,
senza doverci per forza affogare;
come l’amore
che ostinato si tinge di lontananza;
come il tempo che cruciale
segna solo i suoi passi,
se in una strada tutta loro
non mi fanno partecipe;
e mi dispiace;
mi dispiace davvero.
Io non so

se è destino,
se sono io
che mi avvicino a certe sensazioni,
che mi portano via.
E mi lascio sollevare,
ma ho paura
di cadere;
di farmi male;
di non sopportare,
sempre il solito
maledetto sconfinato dolore.
Io amo solo te,
inutile nasconderlo,
inutile pensare che possa fingere;
con una maschera di ilarità,
un pianto vero.
Come è difficile viverti
da lontano;
Come il sole che fugge alla luna,
ma che l’eclissi poi
trova
insieme,
uniti,
in un bagliore accecante di buio,
perché il distacco è vicino;
ed è pianto
tra la luna;
ed è fiamma e fuoco,
da quel sole che io forse rappresento,
come passione che alimento.
Io non lo so,
come sono le stelle che cadono
un attimo prima di morire.
So come sono io,
di tutti gli attimi che mi abbandono senza te.
Abbandonarsi
come simile a morire,
sparire,
scendere nel proprio inconscio,
e riflettere.
Io non lo so,
quale sarà il mio destino,
né come giungerà a me la tua luce;
sappi che lotterò per questo.
e verrò a trovarti.

mercoledì 23 aprile 2008

BILANCI

Image by : Keith Haring
Amo questa casa, amo il suo silenzio e l'amore di cui è intrisa. Comunque sia andato questo amore, ne è piena. Dovrei farlo, dovrei raccontarlo, invece tengo tutto dentro, per la paura che l'incanto finisca, per la paura che succeda quello che di norma succede in questi casi. Io non voglio dire come è stato, come è successo, come sia arrivata così tanto ad infischiarmene dei miei principi morali, ciò che voglio dire è che qualcuno forse mi ama, qualcuno forse sta mandando all'aria la sua vita per me (o almeno spero che faccia così), qualcuno mi fa vivere da 4 mesi in croce e delizia, qualcuno mi fa battere il cuore e mi fa sentire ancora bene. Qualcuno io devo dividerlo, ce l'ho a metà. Che fatica e che strazio. Non saprei dire quando ho smesso di vivere, perchè ho accettato quello che mi capita. Ma poi mi capita o lascio che capiti? So per certo di avere scoperto che fino ad ora a farmi agire è stata solo la paura. Ogni possibile storia che non è andata è stata solo per la mia paura. Paura di ricominciare un altro percorso a me ignoto, paura che finisca come sono finite le altre storie, paura di dare a vuoto. Io non so cosa mi manchi o cosa io abbia se non riesco più ad amare. Probabilmente mi son convinta di avere già amato per cui il resto che verrà non avrà più la stessa intensità e verità. Non sono forse gli altri a crearmi dolore ma io, io che troverei problemi in chiunque, io che graffio se qualcuno si avvicina, io che attacco prima di essere attaccata, io che allontano per non sentire la vicinanza, perchè vale il pensiero che "tanto prima o poi finisce lo stesso". Non importa quanto uno metta di sè, dei propri sentimenti, ma inevitabilmente quella cosa finirà, ed io sono stanca di star male, sono stanca dei vuoti a rendere. Osservo la mia casa e mi si stringe il cuore al pensiero che fra un mese e mezzo dovrò lasciarla. E lascerò qui il sentimento deluso e le aspettative. E di nuovo mi toccherà ricominciare forse da un'altra parte, forse con un'altra visione delle cose, ma di certo da sola. Non voglio dare me se tanto finirò come i panni dello Swiffer, che senso avrebbe? Esiste un uomo forte come Dio? Esiste un sentimento eterno che resiste alla noia, all'abitudine, al tempo che passa? Ma se io sono in grado di farlo e di assicurare ciò, perchè gli altri no? Perchè le paure altrui che provi a dissipare finiscono inevitabilmente col distruggere quello che tu hai faticosamente provato a costruire? Mi sono innamorata di qualcuno che non merita il mare in tempesta che mi porto dietro da quando sono nata, che non merita di guardare i miei occhi quando faccio l'amore, di qualcuno che riesce ad andare via da me nonostante il mio silenzio gli urli di non farlo. E come dice Peppe, che uomo è uno che mi lascia andare via e procrastina? In amore non vi è prudenza. Io la vedo come Riccardo di San Vittore, ha i suoi gradi l'amore e più passa il tempo e più aumentano di calore, e mai cessano. In amore ( se tale è) non riesci a fare a meno dell'altro, della sua presenza e se riesci in questi momenti a ragionare vuol dire che amore non è, e a me non è permesso usare la macchina della verità e non accetto più rischi.

mercoledì 19 dicembre 2007

COSCIENZA DI NON SAPERE

Image by Aimee Levy

Stavo osservando la mia cucina...sembra sia passato un asilo nido durante l'intervallo. Dovrò mettere a posto quanto prima, la partenza è vicina, devo sistemare, preparare il trolley e preparare me per la discesa. Le vacanze saranno lunghe, io non so cosa spero e se spero, in fin dei conti a certe verità sono arrivata adesso. Doveva andare in quel modo, lo sapevo io e lo sapevano tutti. Certo, avrei voluto non farmi male e prendere esempio da tante mie coetanee che riescono a scindere perfettamente un'avventura da una storia seria. E' che ci spero così tanto che arrivi anche per me Mr. Big, qualcuno a cui voler bene e da cui essere amata. Non so più per quali vie potrà arrivarmi, non so più se sarà normale la prassi o trattandosi di me (credo a questo punto di essere portata per le tribolazioni) ricoperto di filo spinato che un'altra volta dovrò accuratamente togliere. Non so più chi mi è destinato e se mi è destinato qualcuno; intanto io non cerco, perchè credo che arriverà ed io non potrò farci nulla. Io non so più e questo mi disorienta, perchè ho sempre penstato di sapere, invece sento crollare ogni certezza ed ogni punto fermo. Sarà l'età? Sarà l'evoluzione che inesorabile arriva comunque anche se tu vorresti rimanere sempre ferma ad un punto? La mia risposta è sempre quella, io non so, e vorrei certezze e sicurezze. Vorrei.

giovedì 22 novembre 2007

FIVETEEN SECONDS



IO SU DI LEI
IL VENTO SU NOI…….
TRA PAURA E PASSIONE
Pelle su pelle …noi siamo gli amanti nel poco tempo
Prigionieri di un mondo
Che manca d’esempio io…….
Io su di lei….. la voglio sentire,,,, voglio farla tremare…
Sento che vive… ed è vita che ha chiesto
“Come tu adesso“
io per questo momento….. pagherei ogni prezzo
"Coccinella" Biagio Antonacci



Lo so è farsi male ascoltare questa melodia, queste parole, ma non riesco a non farlo. Mi sento una trottola impazzita. Ecco quello che sono, qualcosa che gira e gira e non riesce a fermarsi. Qualcuno mi fermi. Mi sento nello stesso modo di un anno fa. Stesso stato d'animo, stessi pensieri, stessa sfigatissima tristezza. L'unica cosa nuova è che mi sembra che mi si sia spezzato qualcosa dentro e non riuscire ad incollare questi due pezzi mi dilania, non mi fa avere pace. Oggi mi sono alzata quasi alle 14.00. Nessuna voglia di fare qualcosa e tutto il desiderio di rimanere sulla mia strabiliante poltrona con 400 varie posizioni in cui mettersi, sotto il plaid colorato che mi accompagna da quando sono arrivata in questa casa. Non so neanche che tempo ci sia fuori, ho ancora le imposte chiuse e non mi interessa scoprirlo. Sento di essere intossicata dal computer, sto sempre davanti allo schermo a guardare e deprimermi vedendo come il Piccolo mi abbia eliminato addirittura dai contatti msn. Beh, l'ho fatto anch'io, eliminarlo, ma non mi è stato di nessun giovamento, anzi serve a chiedermi più spesso quanto ci sia stato di vero o quanto di immaginato. Mi sembra di non essere stata abbastanza prudente nel dire o fare certe cose e soprattutto (ed è questo quello che più mi brucia) di come io abbia potuto dare tanto di me. Avrei dovuto (essendo io quella più grande) andarci più con i piedi di piombo. Forse mi sbaglio, ma mi sembra di aver sentito dire una volta a Maurizio Costanzo che più passano gli anni più i sentimenti diventano più violenti e difficili da gestire, soprattutto le separazioni. Io non so se è per lui che io sono così o se è per qualcosa che avevo già dentro e che non ho elaborato. Probabilmente questo qualcosa di non curato ha scatenato questa reazione. Mi sento apatica, non ho voglia di parlare e comunicare pensieri ed emozioni. Mi capita sovente di chiedermi chissà dov'è la persona destinata a me, chissà che starà facendo in quel momento, chissà se anche lui starà pensando le stesse cose, chissà se già lo conosco, chissà se ho sbagliato in qualcosa per cui non mi accorgo. Eppure cosa c'è di tanto esagerato nel chiedere qualcuno per cui io sia l'unico motivo di felicità e di coerenza? Qualcuno che si ricordi quando devo prendere l'antibiotico e dirmi "salute" quando starnutisco, che sa già quello che penso senza bisogno che io lo dica, che apra la porta di casa felice al pensiero di trovarmici dentro. Qualcuno che non faccia un pezzo di strada con me, ma l'intera strada. Guardo la pila di fogli da compilare per consegnarli domani a scuola e giro la testa da un'altra parte, mentre il portacenere trabocca di sigarette... dovrei svuotarlo...come è successo a me. Svuotata.

lunedì 19 novembre 2007

QUELLO CHE NON TI HO DETTO (Scusami...)

Scusami
Se quella sera sono stato troppo fragile
E non ho avuto proprio forza per resistere
Per fregarmene

Scusami
Ma la voglia di sentirti era incontrollabile
Dirti tutto in quel momento era impossibile
Era inutile

Scusami,
Se ho preferito scriverlo,
che dirtelo,
ma non è facile dirti che
sei diventata il senso
di ogni mio giorno, momento, perché...
perché sei fragile

Scusami
Se io non sto facendo altro che confonderti
Ma vorrei far di tutto per non perderti
Voglio viverti

Parlami
Ma ti prego di qualcosa oppure stringimi
Ho paura del silenzio e dei tuoi brividi
E dei miei limiti

Scusami,
Se ho preferito scriverlo,
che dirtelo,
ma non è facile dirti che
sei diventata il senso
di ogni mio giorno,
momento, perché...
perché sei fragile
e come me sai piangere

TODA JOIA TODA BELEZA


Colonna Sonora: Toda joia toda beleza (Roy Paci)
Sognami (Biagio Antonacci)
Senza parole (Vasco Rossi)



Oh my God!! Quali erano state le mie ultime parole sul post? Ecco perchè "mai dire mai". Bibi ha perso la testa quest' estate. Cotta, presa, fulminata. Non so neanche io come sia arrivata a questo punto però è così che si dice succede. Da dove comincio? Forse dall 'inizio che è meglio. Estate senza troppe aspettative e poi una mattina in spiaggia...trac! lo vedo. Beh, a dire la verità prima di lui vedo una parte del suo corpo che davvero davvero non può passare inosservata...uuhhhh se ancora ci penso a quel sedere. Comunque, il sedere si gira e mi mostra un volto davvero niente male. Non l' avevo mai visto prima e quindi lo osservo bene. Anche a lui suscito la stessa curiosità e di sottecchi ogni giorno ci guardiamo. Mi accorgo subito però della nota dolente (che dirò a breve), ma non mi aspettavo chissà che da questo incontro e quindi proseguiamo con i nostri sguardi. Brrr... Ok vado avanti. Stesa sulla battigia, bagnata dalle piccole onde fresche del mare sto lì a conversare con amici e parenti del più e del meno e dialogo con una bionda signora piuttosto affabile alla quale racconto del mio prossimo esame x l'abilitazione che dovrò fare a Pavia. La signora mi dice che è una bella città, vivibile, a misura d'uomo; insomma me la descrive quasi nei minimi particolari, poi essendo arrivata quasi ora di pranzo ci si saluta e si va via. Intanto le occhiate non venivano mai meno. Passano quasi 3 giorni così, faccio quasi amicizia con la signora che un giorno mi dice che il figlio studia a Pavia e che forse mi potrebbe essere d'aiuto, così in un battibaleno si volta e chiama: "Salvatoreeeee...." Mi volto verso la direzione della sua voce e quasi mi prende un colpo quando vedo a chi è indirizzata. Si, sederino bello si gira e risponde. Avrei voluto sprofondare, avrei voluto che un'onda mi trascinasse lontano tanto era l'imbarazzo che stavo provando. Lui si alza dal suo asciugamano col suo corpo spettacolare e si avvicina a me. Si presenta e la madre si volatilizza. Io sorrido come una deficiente mentre lui informato dalla madre del mio prossimo arrivo a Pavia comincia a dirmi com'è l'ateneo etc etc. Ohh quanto mi piaceva. Nel frattempo cercavo di tirare in dentro la pancia. Nota dolente: lui studia ancora all'università, indi più piccolo di me, ma vabbè, chissenefrega. La settimana seguente è fatta di appostamenti miei e suoi, sempre con una scusa pronta per chiacchierare 5-10 min. Insomma, per non farla lunga comincia questa conoscenza che suscita i pettegolezzi dell'ignorante gente frequentatrice della nostra spiaggia. Un giorno gli chiedo l'età: 21!!!!! Quasi mi prende un infarto. Quell'essere carinissimo ha 10 anni in meno di me! Se li porta davvero male, perchè ne dimostra 27-28. Mi cade il mondo addosso ma cerco di non mostrarlo, così quando lui mi dice: "Tu ne avrai 26-27, di meno no perchè altrimenti non potresti essere già laureata e professoressa". Io deglutisco a fatica e codarda gli rispondo: "All'incirca". Passano i giorni e ormai in spiaggia siamo quasi inseparabili, una cosa tira l'altra e ci scambiamo i numeri, fino ad arrivare ad un appuntamento vero e proprio. Credo che tante seghe mentali come le ore precedenti l'uscita e durante l' uscita non me le sia mai fatte in vita mia. Più di 10 anni sono tantiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!E perchè ho dovuto incontrare uno così carino dentro e fuori se poi non posso farci le fantasie. Poi l'euforia ha la meglio e la serata va bene, a parte il mio comportamento vergognoso nel voler passeggiare per vicoli e vicoletti per paura e vergogna che mi vedessero con lui. Io al suo posto mi sarei incazzata, ma lui non lo fa. Gli incontri continuano fino a quando una sera non scopriamo le carte e ci diciamo che ci piacciamo. Che serata. Io faccio un pò la stronza e lo bombardo di tutti i problemi relativi all'età, senza mai dirgli la verità sulla mia però. Lo metto in difficoltà, ma più per vedere quanto ci tenesse a questa cosa che per il gusto di essere stronza. Insomma, fra tanti problemi suoi (i miei me li sono risolti una notte passata in bianco nel pensare se era giusto cominciare qualcosa con quella spada di Damocle anagrafica) comincia la nostra storia. Dio che delizia quelle notti. Abbiamo un posto nostro, dove ci ritroviamo. Un posto dove se c'è uno, l'altro ne sente la presenza. Un posto al mare, con una barchetta bianca, unica spettattrice dei nostri incontri e dei nostri dolori. Lui era la mia passione, la mia voglia di vivere, di ridere, di amare. Poi la sua gioia per questo sentimento che sente lo porta a parlarne con i suoi amici che gli piazzano davanti tutti i lati negativi di una differenza d'età. Beh, i 21 anni di adesso non sono come lo erano i miei. I miei erano anni in cui pensavi che tutto si poteva fare e conquistare, dove il sogno era più bello della realtà e facevi di tutto per realizzarlo e viverlo, i loro no, i loro sono tremendamenti realisti e crudeli. Non posso dare loro tutte le colpe, perchè non mi conoscono, perchè non mi hanno mai visto nè niente, e hanno cercato di tutelare il loro amico da una possibile sofferenza. Ed è proprio con grande sofferenza che ci lasciamo perchè lui è insicuro e la differenza di età (sulla quale fra l'altro ho spudoratamente mentito dichiarando 27 anni non miei) non riesce ad accettarla. Questa separazione dura neanche una settimana, ritorniamo a vederci perchè stare lontani è pesanti e la voglia di stare insieme più forte. Intanto si avvicina il giorno della partenza (lui all'università, io al lavoro a scuola). Ci separiamo ma la sera prima della partenza ci vediamo per salutarci. Dio mio che notte è stata quella!!!! E quando non ci sono parole per descrivere una cosa è meglio non provarci neanche, si sminuirebbe. Il discorso che gli faccio è quello di non cercarmi mai più e se dovesse farlo, l'unico motivo per il quale lo deve fare è perchè davvero vuol stare con me e cominciare una storia vera, senza se e senza ma. Lo sento pochi giorni dopo e pian piano cominciamo questa storia. Ambedue impauriti per quel sentimento che ci stava prendendo la mano. Io riconosco quanto sento dentro me e capisco di esserne cotta. Mi sento legata a lui, penso a lui, mi vedo con lui, ma la paura del futuro mi soffoca e comincio ad indietreggiare e comportarmi male, mettendogli addosso le mie paure e facendolo scappare via. Non ci sentiamo più ma ci rivediamo nella città dove vive e allora inutile continuare a negare i sentimenti, gli chiedo scusa e dopo qualche giorno comincia sul serio la nostra storia. Una storia fatta di sentimento, di quel sentimento che in questo anno avevo desiderato, di affetto, di amicizia, di sintonia e di tanta tanta passione. Mi sembrava quasi di avere le ali quando stavo con lui. Nel frattempo io vado a vivere da sola e lui viene a trovarmi. Abbiamo un'incoscienza da folli e poi la sua sincerità mi spiazza e non riesco più a mentirgli. Con calma, con tutte le mie scuse gli dico la mia vera età e lo vedo sbiancare. Non mi parla per mezz'ora ed io in una stanza e lui nell'altra ci accingiamo alla delusione. Avevo pensato che anche stavolta il tempo gli avrebbe fatto metabolizzare la cosa, che il tempo gli avrebbe fatto capire cosa davvero lo faceva felice, che come stavamo quando eravamo insieme era più forte, invece gli si spezza qualcosa dentro e dopo la sua partenza mi chiama e mi dice che non è giusto quello che ho fatto, che avrei dovuto dirglielo subito perchè doveva essere una scelta ragionata cominciare una storia sapendo tutto. Mi accusa di non essere stata sincera, di avere giocato, di non avere avuto rispetto e di averlo ingannato, di essere deluso. Cerco di spiegargli che solo la paura mi aveva spinto a mentire, che volevo aspettare il momento in cui la nostra storia fosse davvero forte così da poter superare questa cosa insieme. Ma non è così, lui si convince che non è quello che vuole e che non riesce a sopportare tutta questa differenza d'età. E' finita così la nostra storia, senza nessun possibile ricorso in appello. Credo che la sua reazione sia stata esagerata, credo che la razionalità abbia avuto il sopravvento sui sentimenti, credo...tante cose brutte. Mi mancano i suoi occhi sorridermi e le ore passate al telefono a ridere, mi manca svegliarmi al suo fianco svegliata dai suoi baci. Ogni giorno quando esco da casa immagino di trovarlo fuori. Io non ho mai preteso niente da lui,non mi sono mai chiesta niente del futuro perchè quello che desideravo era vivere il presente e vivere lui. E adesso? Quando sparisce questa amarezza e questa speranza che di nuovo si sono impossessate di me? Ma perchè ho quest'età? E perchè lui ha quest'età? Se dovevamo incontrarci e stare bene insieme, perchè le cose non erano più semplici invece che così crudeli? Non è giusto, è uno scherzo che il destino si poteva risparmiare per questo mio cuore già ridotto male, perchè io sono stanca, tanto stanca di voler bene a vuoto. Io non so se mi era destinato lui, magari era solo un'altra meteora in attesa del mio pianeta, ma io non so distinguere le avventure, perchè comunque metto del sentimento. Avevo già dato una data di scadenza a questa storia, ma volevo viverla fin quando era possibile. Gli avrò forse spezzato il cuore e mi spiace.

domenica 15 luglio 2007

....E LASCIATE CHE IO SIA




Cambio di scenario: arrivederci paesaggio lacustre finalmente mare. Per fortuna non c'è il caldo asfissiante di ogni estate, quindi i miei nervi saltano meno del solito. L'acqua è gelida ma la pizza una meraviglia, il sole cocente ed il cuore sempre a ricevere scossoni. Ora comincio a dare un nome a cose e persone, a me non piacciono gli anonimi. Il suo nome è voglia di vivere, di essere di nuovo amata e soprattutto di amare. Non so cosa mi aspetta, ma come dice la buona Ally quando non si aspettano novità ogni cosa sarà una novità, staremo a vedere. So che sto tornando a casa, ma che non mi aspetto molto a parte l'affetto della mia famiglia, e per i miei concittadini non nutro molto simpatia. Passerò le giornate al mare, lontana dalla mondanità e sicura da rischi al cuore perchè tanto figuriamoci se trovo qualcuno a cui voler bene proprio lì.

martedì 26 giugno 2007

Il ritorno della single

Image by : Chandra Michaels

Aprile, maggio, e ora giugno! Son passati tre mesi dal mio ultimo post, non è cambiato molto del mio stato d'animo nè sentimentale, forse però si è accentuata la mia autoironia grazie al cinismo che sta toccando livelli esagerati. Ma sto bene così (credo). Nessuna storia ha avuto inizio ma parecchie conferme mi hanno convinto di quanto gli uomini siano dei codardi. Una donna intelligente, raramente si accompagnerà ad un uomo intelligente, a meno che questo non sia davvero tale. La donna intelligente spaventa e sminuisce l'accompagnatore stupido. Non so dove voglio arrivare con queste frasi, ma so che ho avuto le attenzioni dell'uomo sposato, dei viscidi e degli impossibili realizzatori di una storia a due. Per un attimo l'illusione di un divertente bancario ha movimentato la mia vita ma poi da donna pratica qual sono ho dato un calcio figurato anche a questa inconsistente figura d'uomo del nord. Che ci ho guadagnato? Beh...un altro essere umano al quale mandare un sms quando si perde in un bicchier d'acqua perchè la zoccola del momento l'ha un pò bistrattato. Essere di conforto a qualcuno mi fa star bene ma anch'io vorrei che le persone che si definiscono amici esprimessero più amicizia che durezza, e che cavolo...la delicatezza devo averla soltanto io nel dire o fare certe cose? Questo è un altro argomento e ci sarà tempo per parlarne...
" In amore c'è una linea sottile che intercorre tra piacere e dolore, infatti si dice comunemente che un rapporto senza dolore è un rapporto che non vale la pena di essere vissuto. Per alcuni il dolore implica una crescita ma come si fa a sapere dove finisce il dolore della crescita e inizia il dolore della pena? Continuare a percorrere quella linea sottile è da masochisti o da ottimisti? Quando si parla di amore come si fa a sapere quand'è che basta? "
Carrie Bradshaw